Come isolare il soffitto: ecco i tre consigli dell’esperto

Se vogliamo migliorare l’efficienza energetica e ridurre la dispersione di calore in inverno, o viceversa mantenerli freschi in estate, l’isolamento del soffitto è un operazione assolitamente indispensabile. Un soffitto ben isolato, infatti, è un alleato prezioso nella riduzione dei costi di riscaldamento o raffreddamento e nel miglioramento ambientale e climatico della nostra casa.

Al momento esistono diverse tecniche isolanti del soffitto e questa variano a seconda proprio della tipologia di soffitto che abbiamo e delle esigenze specifiche della nostra abitazione. Fra i materiali più usati, in genere, troviamo alcuni elementi sintetici come il poliuretano espanso, la lana di roccia ma anche naturali come il sughero o la fibra di legno.

L’isolamento può essere fatto sia da interno che da esterno e ovviamente la scelta dipende sempre dal tipo di soffitto e da altri f attori quali accessibilità, budget a disposizione e il tipo di efficacia desiderata, ossia quanto risulterà isolante. Dobbiamo sempre valutare in maniera attenta tutte le opzioni in modo tale da scegliere quella migliore per noi.

Tipologie di isolamento

Fra le varie tipologie di isolantemo del soffitto 3 sono le più comuni, ossia l’isolamento a pannelli rigidi, quello a spruzzo e l’isolamento a materassino. I pannelli rigidi sono solitamente realizzati in poliuretano o polistirene, dei materiali sintetici molto leggeri e facili da installare. In più, sono davvero eccellenti, capaci di offrire un buon isolamento.

Un altro isolamento molto buono è quello a spruzzo ovverosia a base di una sostanza schiumosa a base poliuretanica. Questa ci garantisce un’aderenza perfetta su quasi tutte le superfici, eliminando ponti termici e migliorando complessivamaente l’efficienza energetica della nostra casa. SI tratta di una tipologia particolarmente adatta a soffitti con forme irregolari in cui può risultare difficile o impossibile l’applicazione di altre tecniche.

L’isolamento cosiddetto a materassino, invece, prevede l’uso di alcuni materiali fibrosi come la lana di roccia o di vetro che vengono posizoinati fra le travi del soffitto con una attenta pianificazione. SI tratta di un metodo efficace per ridurre la dispersione termina e migliorare al contempo l’isolamento acustico dell’ambiente casalingo.

I materiali più efficaci

Ovviamente, alcuni materiali possono essere più efficaci di altri e la scelta dipende dunque dalle esigenze specifiche dell’abitazione, nonchè dalle caratteristiche soggettive del soffitto. La lana di roccia, per esempio, è perfetta se vogliamo un isolamento sia termico che acustico, in quanto la sua struttura fibrosa riesce a intrappolare l’aria e riduce così il passaggio del calore e dei suoni.

Il poliuretano espanso è un altro materiale altamente isolante, capace di ridurre, in modo drastico, la dispersione termica del nostro ambiente domestico e migliorando così la prestazione energetica. Sfortunatamente, rispetto a materiali naturali come il sughero o la fibra di legno, si tratta di un materiale molto inquintante, dall’impatto ambientale maggiore.

Sughero e fibra di legno, come abbiamo accennato prima, sono al contrario dei buoni materiali sostenibili e riciclabili, dunque ottimi e dal basso impatto ambientale. Il sughero garanitisce un buon isolamento termico, e anche acustico; la fibra di legno, invece, può evitare sbalzi termici e migliora considerevolmente la qualità della vita in casa.

I vantaggi di un buon isolamento

Ma quali sono i vantaggi dell’isolamento? Tanto per iniziare, un buon isolamento termico apporta una considerevole riduzione dei costi di riscaldamento della casa, migliorando il comfort e riducendo il nostro impatto ambientale; meno consumi di gas ed elettricità equivalgono ad un dispendio inferiore di risorse del pianeta. In più, una casa ben isolata ci permette di tenere una temperatura interna più o meno costante, evitando così sbalzi di temperatura.

Altro beneficio non di poco conto, specialmente in zone particolarmente rumorose come possono esserlo alcune città, più o meno grandi, riguarda l’isolamento acustico. Un buon isolamento in tal senso ci permetterà di limitare la propagazione di suoni esterni particolarmente fastidiosi come il rumore di una sirena o il chiasso dovuto al traffico.

L’isolamento, come abbiamo detto all’inizio, poi, contribuisce ad abbassare i consumi energetici e questo si concretizza in una riduzione delle emissioni di CO2; riducendo il consumo energetico per il raffreddamento o il riscaldamento della casa si diminuiranno anche i valori di CO2 emessi in tal senso. Si tratta di un aspetto importante se vogliamo essere più sostenibili.

Manutenzione

Una volta installato il tipo di isolamento più adeguato al nostro caso, però, la faccenda non si chiude. Bisogna ricordarsi, infatti, di praticare dei regolare interventi di manutenzione e controllo in modo da mantenere efficiente il nostro sistema isolante nel corso degli anni e prevenire eventuali danni che possano richiedere poi interventi più drastici.

Nel caso di materiali fibrosi è sempre il caso di controllare che non vi siano cedimenti o eventuali comperssioni che possano andare a ridurne l’efficacia isolante. In caso di infriltrazioni d’acqua è il caso di intervenire velocemente. Per quelli a spruzzo, invece, è utile fare controlli per notare eventuali crepe o distacchi e occuaparsene il prima possibile.

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