Gli affettati sono degli alimenti molto apprezzati in quanto possono essere consumati come antipasti, ma anche per realizzare dei panini davvero appetitosi e sontuosi. Possiamo quindi descriverli come il cibo del popolo anche se, visto il loro prezzo soprattutto nell’ultimo periodo, sono tutto fuorché economici. È una portata però davvero importante e noi italiani non siamo pronti a rinunciarci.
Il nostro paese vanta davvero tantissime tipologie di affettati ed è per questo che ogni palato può facilmente optare per la versione di prodotto che preferisce. Abbiamo insaccati cotti e crudi, alcuni che si avvicinano di più al salame e altri al prosciutto, ma in ogni caso parliamo di alimenti di prima qualità che è difficile non apprezzare.
Oggi vogliamo focalizzarci su un affettato che risulta essere uno dei preferiti non solo in Italia ma anche all’estero, che però potrebbe presentare anche qualche insidia soprattutto per quanto riguarda la salute del cuore. Ovviamente ci riferiamo al prosciutto crudo. Ecco cosa sapere sul prodotto e sui suoi effetti sulla memoria e il colesterolo.
Quali sono gli insaccati più apprezzati di sempre?
Quando parliamo di insaccati o affettati la scelta è piuttosto ampia perché prendiamo come riferimento una categoria di alimenti così varia da risultare molto difficile da descrivere in poche parole. In questa categoria rientrano tutti quei prodotti che possiamo acquistare in gastronomia e che solitamente ci vengono venduti affettati in piccoli pacchetti.
Questi possono essere tagliati al momento oppure confezionati in vaschette di plastica che permettono loro di mantenere tutte le caratteristiche del caso per qualche giorno. Gli affettati, proprio come detto nella nostra introduzione, possono essere cotti o crudi, ma tra i più apprezzati citiamo sicuramente il salame, la mortadella e il prosciutto.
Su quest’ultimo elemento possiamo fare una grande distinzione poiché il prosciutto cotto e il prosciutto crudo derivano dallo stesso animale ma a seguito del trattamento al quale viene sottoposto assumerà un aspetto diverso e anche un sapore più o meno deciso. Quello cotto è quindi più blando e pensato anche per i bambini, mentre quello crudo più sfizioso e decisamente più grasso.
Come si prepara il prosciutto crudo?
Il prosciutto crudo è un prodotto di eccellenza italiano che deriva dalla lavorazione della carne del maiale, la quale verrà trattata, salata e stagionata fino ad ottenere l’effetto che da sempre contraddistingue questo genere di alto livello. Parliamo di un affettato molto apprezzato che per via delle sue caratteristiche viene spesso insignito della sigla DOP.
Un elemento che contraddistingue il prosciutto crudo è proprio la salatura che serve per conservare le caratteristiche dello stesso proprio per allontanare i batteri e far sì che il prodotto appaia buono nonostante la mancanza della cottura. Ovviamente dobbiamo prendere in considerazione anche la stagionatura del prosciutto poiché più questo sarà stagionato e più apparirà a secco.
La stagionatura è un elemento portante per quanto riguarda le caratteristiche del prosciutto e più questa sarà lunga e più andrà a conferire sicurezza all’alimento in sé. D’altro canto però il prosciutto potrebbe apparire come più secco ed è proprio per questo che nel prosciutto crudo è fondamentale una buona quantità di grassi.
Le tipologie di prosciutto crudo più apprezzate di sempre
Il prosciutto crudo non è tutto uguale, in quanto ne esistono tantissime tipologie e ognuna di queste vede la presenza di caratteristiche diverse che contribuiscono a renderle uniche nel loro genere. Uno dei più apprezzati di sempre è sicuramente quello denominato prosciutto crudo San Daniele che, per l’appunto, vede la sua origine in Friuli-Venezia Giulia.
Questa tipologia di prosciutto crudo appare molto più morbida e saporita rispetto a tutte le altre in quanto, nonostante venga sottoposta a stagionatura, è come se conservasse al suo interno qualcosa di vellutato che la fa apparire sempre ottimale in ogni circostanza. Un’altra tipologia però le fa concorrenza e sicuramente si tratta di quella più nota a tutti gli italiani.
Ovviamente non possiamo che riferirci al prosciutto di Parma, il quale viene prodotto in Emilia Romagna e risulta essere l’emblema di questa particolare preparazione. Parliamo di una tipologia di prodotto che ha molte meno calorie rispetto alla norma, ma che vede una grande quantità di sale. In questo caso il gusto è più intenso e sicuramente più corposo.
Quale prosciutto crudo fa male alla salute?
Come per tutte le cose, non è facile indovinare quale prosciutto risulti essere di buona qualità ed è per questo che dinanzi alla possibilità di acquistare del prosciutto crudo al supermercato potremmo trovarci in difficoltà. Esistono infatti dei prodotti che possono arrecare grandi danni alla salute del cuore, andando a danneggiare la memoria e alterando i parametri del colesterolo.
Per essere sicuri di portare a casa un acquisto degno di nota è sempre importante valutare tutte le denominazioni del prodotto e optare per quello che rechi sulla confezione le informazioni di produzione e la scritta DOP. È poi importante verificare la data di scadenza la quantità di sale utilizzata nel prosciutto e soprattutto la presenza del grasso, il quale deve esserci ma non in maniera troppo abbondante. Questo è proprio il prosciutto da evitare in quanto potrebbe aumentare esponenzialmente i livelli di colesterolo, sviluppare la malattia di comparse cardiovascolari e perfino incidere negativamente sulla memoria.