L’assunzione di frutta è consigliata da tutti i nutrizionisti. L’ideale sarebbe mantenersi attorno alle due porzioni al giorno, arrivando a cinque di alimenti di origine vegetale considerando anche le tre raccomandate di verdura. La frutta si può includere in diversi modi nell’alimentazione quotidiana, per esempio attraverso gli spuntini di metà mattina o metà pomeriggio.
Ci sono diverse opzioni a cui fare riferimento quando si parla frutta da scegliere. Tra queste rientra, giusto per citare un esempio, il mandarino, apprezzato, tra i vari motivi, anche per la sua praticità. Si tratta di un frutto che può essere tranquillamente portato con sé durante la giornata e tenuto in borsetta – meglio se chiuso in un sacchetto specifico per la conservazione degli alimenti – e consumato al bisogno.
Cosa succede se si mangiano mandarini tutti i giorni? Premettendo sempre l’importanza di rivolgersi a un nutrizionista specializzato prima di modificare in maniera concreta la propria dieta quotidiana, vediamo, nelle prossime righe, quali possono essere gli effetti dell’assunzione quotidiana di mandarini. Continua a leggere nelle prossime righe per scoprirlo e per acquisire informazioni che saranno super utili al tuo benessere.
Mandarino: peculiarità botaniche e composizione nutrizionale
Iniziamo, parentesi dedicata ai più curiosi, a capire di cosa si parla di preciso quando si chiama in causa il mandarino. Frutto dell’albero Citrus aurantium var. nobilis, pianta di origine cinese che appartiene alla famiglia botanica delle Rutaceae e che ha iniziato a diffondersi in Europa nell’800. La sua altezza può raggiungere vette massime di 4,5 metri.
Un aspetto positivo dell’assunzione di mandarini tutti i giorni riguarda il loro essere un’ottima alternativa per uno spuntino ipocalorico. Un etto di mandarini senza buccia apporta infatti poco più di 70 calorie. Tieni conto che, per arrivare a questo dosaggio, possono essere necessari anche due mandarini, l’optimum per uno spuntino veloce e sano (se riesci, associa anche una fonte di proteine, per esempio un cubetto di formaggio).
La composizione nutrizionale del mandarino prevede questo schema: 91% di carboidrati immediatamente disponibili per l’organismo, indi ideali nel momento in cui si ha la necessità di dare al corpo una bella sferzata di energia, 5% di proteine, 4% di lipidi. Da non dimenticare è anche un altro beneficio di massima importanza, ossia la ricchezza in acqua. L’idratazione raccomandata ogni giorno, infatti, non arriva solo dai bicchieri e dalle borracce che riempiamo d’acqua, ma anche dagli alimenti che scegliamo di consumare.
Benefici del mandarino
Frutto di stagione nel lasso di tempo compreso tra novembre e febbraio – si consiglia, per ragioni di sostenibilità e di salubrità del prodotto, di consumarlo in questo periodo – il mandarino si contraddistingue per un contenuto importante di vitamina C. In 100 grammi di mandarino sbucciato, è possibile trovare 42 mg di questo micronutriente. Il dosaggio in questione copre gran parte del fabbisogno quotidiano sia per la donna (non gravida), per la quale sono consigliati 60 mg al giorno, sia per l’uomo. In questo caso, il fabbisogno massimo è di 75 mg quotidiani.
La vitamina C ha diversi benefici di massima importanza. Portentoso antiossidante, protegge il corpo dalle infezioni stagionali e contribuisce alla sintesi di collagene. Questa proteina, la più abbondante, quantitativamente parlando, dell’organismo umano, è fondamentale, tra i vari aspetti, per la compattezza della pelle. La sua sintesi da parte del corpo comincia a scemare attorno ai 25 anni, ma ci si può aiutare in diversi modi, per esempio con l’alimentazione (e dicendo addio ad abitudini pericolose come il fumo).
L’azione antiossidante della vitamina C contenuta nel mandarino – una delle tante fonti di questo micronutriente che si possono includere nella dieta – è decisiva per la salute anche perché contrasta l’azione dei radicali liberi sul colesterolo LDL che, depositandosi sulle pareti delle arterie, espone a un maggior rischio di eventi cardiovascolari avversi. Non è un caso che la frutta e la verdura siano la base della dieta mediterranea, un regime elaborato a partire dagli studi sulle popolazioni più longeve del bacino del Mediterraneo, abituate a consumare frequentemente alimenti di origine vegetale stagionali.
Altri vantaggi dell’assunzione quotidiana di mandarini
I motivi per cui vale la pena, salvo controindicazioni, assumere mandarini ogni giorno non finiscono certo qui. Da citare, infatti, è pure il contenuto di fibre, nutrienti che contribuiscono all’efficienza dell’intestino. Attenzione: rispetto ad altri frutti, il mandarino non ne contiene tantissime. Questo è il motivo per cui può essere difficile, con l’assunzione di un singolo frutto, arrivare a un livello adeguato di sazietà. Essenziale, come ricordato poco fa parlando degli spuntini, è variare l’apporto di nutrienti, onde evitare di assumere in poco tempo un’elevata quantità di zuccheri.
Fonte di vitamine del gruppo B, che favoriscono l’efficienza del metabolismo cellulare, il mandarino rappresenterebbe, sulla base di alcuni studi e come ricordato dagli esperti del gruppo Humanitas, un elisir naturale in grado di contribuire alla riduzione del rischio di tumore al fegato. Degna di nota è il suo essere fonte di minerali come il potassio, prezioso per la regolarità della pressione arteriosa, e il calcio, che fa benissimo a ossa e denti.
Il mandarino contiene altresì una quantità minima di vitamina A, micronutriente il cui apporto è particolarmente consigliato quando, nei mesi caldi, è più frequente l’esposizione della pelle al sole (no, non è necessario aver prenotato una settimana ai tropici per mangiare in ottica di protezione della pelle dai raggi UV).
Il mandarino ha controindicazioni?
Vediamo ora le controindicazioni. Anche se, in generale, i casi di allergia specifica al mandarino sono rari, è bene procedere, nel momento in cui si riceve la diagnosi di allergia a un altro agrume, con un’assunzione moderata di quello oggetto della nostra piccola guida. Chi è allergico al nichel può mangiare il mandarino senza problemi.
Non sono state individuate dalla letteratura medica situazioni di interazione tra specifici farmaci e l’assunzione di questo agrume. Se si soffre di gastrite, è bene evitare di consumare mandarini a digiuno e di esagerare con la quantità, così da non irritare ulteriormente le pareti gastriche. I diabetici possono mangiare il frutto, avendo cura di procedere con moderazione e dopo aver chiesto consiglio allo specialista di fiducia.