Pane integrale tutti i giorni: fa davvero bene? Ecco la verità

Il pane integrale viene considerato da molti nutrizionisti come “migliore” in senso generale in quanto prodotto meno raffinato e quindi meno nocivo per varie condizioni del nostro organismo, in particolare da parte di chi deve seguire per forza di cose una dieta prettamente legata ad una sostenibilità glicemica spiccata come ad esempio i diabetici, ma non solo.

Consumare pane integrale può effettivamente avere degli effetti importanti anche per il sistema digestivo e può essere anche maggiormente saziante. Ma pane integrale tutti i giorni comporta davvero esclusivamente elementi positivi? Proviamo a scoprirlo analizzando le differenze tra quello integrale e quello conosciuto semplicemente come “bianco” che è naturalmente quello più comune.

Le differenze rispetto al pane tradizionale

Il pane è uno degli alimenti che pur restando fondamentale per moltissimi regimi alimentari, trova una serie di ostracismo dovuto in particolare al tipo di farine mediamente raffinate, che corrispondono il pane bianco. Questo viene identificato come un “nemico” perchè sviluppa carboidrati troppo “poco utili” che non sarebbero capaci di essere “utili” come altri alimenti.

Ciò che manca nel pane bianco, quello comune, sono prevalentemente le fibre, che in quello integrale sono invece mediamente abbondanti (vari istituti di ricerca consigliano almeno 2 grammi di fibra al giorno, fino a 2 grammi e mezzo). Queste sono identificate dal tipo di farine ma anche dalle loro lavorazioni, che per la forma integrale è meno raffinata e più “grezza”.

Tutti i giorni fa bene?

Fa quindi “sempre bene”? Non esiste un cibo che consumato troppo spesso causa solo effeti positivi, il pane integrale andrebbe integrato assieme ad altri elementi ricchi di carboidrati ma nelle giuste quantità, ed anche associato a varie forme di composti farinacei, come la pasta. Seppur molto utile bisogna considerare alcuni fattori quando si sceglie di consumarlo con regolarità.

  • Troppe fibre possono avere un apporto negativo comportando difficoltà ad evacuare
  • Il pane integrale è quasi sempre ricco di glutine quindi non è adatto ai celiaci

Per il resto la composizione così come la preparazione è pressochè identica rispetto ad altre forme di composti farinacei. E’ sicuramente più adatto per chi segue regimi alimentari maggiormente accorti ma non è la “panacea” di tutti i mali. Attenzione anche ad acquistare forme integrali confezionati spesso sono presenti elementi aggiunti come conservanti dal potenziale impatto negativo.

Si al pane integrale quindi, magari provando ad integrarlo a quello bianco, e non identificandolo esclusivamente come una forma di sostituto rispetto alla variante bianca, che spesso viena detronizzata in modo eccessivo ma può essere comunque inclusa nella nostra dieta seppur con un po’ di prudenza magari legandolo alla nostra dieta con l’aiuto del medico.

Lascia un commento