Quando ci sediamo a tavola, ci troviamo spesso davanti a scelte che riteniamo abbiano un forte impatto sulla nostra salute. Tra queste decisioni rientra, per esempio, quella relativa al consumo di pane integrale o bianco. Qual è il migliore? Se ti stai facendo questa domanda, sei sulla pagina giusta. Ricorda, prima di iniziare a leggere, di rivolgerti a un nutrizionista di fiducia per chiarire meglio le idee.
In attesa di contattare un esperto, continua a leggere questa piccola guida, che contiene alcune informazioni scientificamente provate relative a uno dei principali alimenti presenti sulle nostre tavole. Scopri i prossimi paragrafi per scoprire alcuni dettagli che ti aiuteranno a vederlo in maniera diversa e a consumarlo, anche ogni giorno, con maggior consapevolezza.
Qual è il tipo di pane più salutare?
La prima cosa da dire è che, tra pane bianco e pane integrale, l’apporto calorico sostanzialmente non cambia. La grande differenza risiede nel contenuto di fibre. Nel pane integrale, è possibile trovarne più del doppio di quelle che, invece, sono presenti nel pane bianco. La dose quotidiana di fibre consigliata a un soggetto adulto sano è compresa tra i 25 e i 30 grammi al giorno. Si tratta di un traguardo che, con le caratteristiche della dieta occidentale, risulta spesso difficile da raggiungere. Il caso dell’Italia, con una media di fibre pari a17 grammi al giorno a persona, è esemplare.
Le fibre, che a livello chimico possono essere definite come una miscela di polisaccaridi, sono legate a diversi benefici per l’organismo. Aiutano il transito intestinale, contribuendo a combattere la stitichezza. Inoltre, come confermato da diversi studi, tra cui un lavoro scientifico pubblicato nel 2015 e condotto da un team di esperti attivi presso la Queen’s University di Belfast, in Irlanda, una dieta caratterizzata da un buon apporto di fibre può contribuire alla prevenzione del canco al colon-retto, una neoplasia che sta vedendo i numeri crescere notevolmente negli ultimi anni, soprattutto fra i giovani.
Pane bianco vs integrale: altre differenze importanti
Se ci si basa sul contenuto di fibre, tra pane integrale e pane bianco è il caso di scegliere il primo. Esistono anche altri motivi per cui, tenendo sempre conto della moderazione nell’apporto di fibre, è il caso di fare questa scelta nella propria alimentazione quotidiana. Ecco quali sono i principali:
- Attraverso i processi di raffinazione che coinvolgono la farina con la quale si prepara il pane bianco, si riduce fortemente il contenuto di lipidi.
- Lo stesso si può dire anche per la vitamina E, un micronutriente con forte efficacia antiossidante.
- Nella farina integrale, è presente una minor quota di carboidrati.
A questo punto, è naturale chiedersi come avere la certezza di acquistare pane che sia effettivamente integrale. Nei casi in cui ci si rivolge al supermercato perché non si ha un fornaio di fiducia è cruciale, come in tantissimi altri casi, imparare a leggere bene le etichette. Un consiglio da professionisti prevede il fatto di puntare sui prodotti che riportano la dicitura “con farina integrale di…”.
Se, invece, è presente sia un riferimento alla farina 00 sia la dicitura relativa alla crusca, vuol dire che, in fase di produzione, è stato scelto il ricorso a miscele di farine raffinate o a risultati dei processi di scarto della lavorazione della molitura, ossia la macinatura dei cereali. Si tratta di un prodotto da evitare in quanto sono state eliminate le componenti nobili del chicco.