Allerta trigliceridi alti: ecco i tre cibi da evitare assolutamente

Tenere sotto controllo i valori dei trigliceridi è spesso consigliato a chi vuole mantenersi in salute a lungo. Questi lipidi, metabolizzati dall’organismo umano nell’arco di 12 ore dal pasto, sono particolarmente influenzati, quando si parla dei loro livelli, da quello che mangiamo. Se sei qui, significa che hai deciso di prendere in mano la tua salute e ti interessa informarti sui principali cibi da evitare per mantenerli entro livelli che parlano di benessere.

Di questa tematica, parleremo nelle prossime righe. Come sempre quando si tratta l’affascinante ma delicato tema dell’alimentazione, il consiglio è quello di consultarsi con un nutrizionista esperto. Nell’attesa, può avere il suo perché dare un’occhiata a questa piccola guida che contiene, riassunte, alcune informazioni scientifiche che faranno la differenza già da oggi per la tua salute.

Cosa non mangiare quando si hanno i trigliceridi alti?

Prima di capire cosa è bene escludere dalla propria alimentazione quando si hanno i trigliceridi alti, inquadriamo bene tale espressione. I trigliceridi sono i lipidi più presenti nel nostro organismo. Assimilati con lo scopo di creare delle riserve energetiche per il corpo umano, si accumulano all’interno degli adipociti, ossia le nostre cellule adipose. La maggior parte dei trigliceridi riscontrabili nel circolo ematico sono frutto di determinaste scelte a tavola. I valori sono normali nel momento in cui sono sotto i 150 mg/dl. Si parla di trigliceridi alti quando, risultati degli esami alla mano, il dosaggio è superiore ai 199 mg/dl, segnale che apre le porte al rischio cardiovascolare.

L’innalzamento dei trigliceridi è spesso da imputare all’incremento dell’apporto calorico dei pasti. Necessario è puntare il dito soprattutto sulle calorie vuote dell’alcol e sull’eccessiva presenza di zuccheri semplici nella routine alimentare. Anche i grassi animali, in particolare quelli saturi, possono contribuire all’aumento dei valori ematici dei trigliceridi. Fai attenzione quindi a non dolcificare le bevande con lo zucchero bianco e a non esagerare con marmellate e altri dolci caratterizzati dalla presenza di zuccheri aggiunti.

Come abbassare i trigliceridi in una settimana

Dare parametri temporali precisi e stringenti è errato, in quanto ogni persona ha la sua storia sanitaria e ogni organismo il suo modo di rispondere. Si può, come già detto, fare attenzione a evitare nel medio e nel lungo termine alcuni alimenti o scelte a tavola. Con la giusta costanza, sarà possibile ottenere i tanto agognati risultati. Ecco altri alimenti da bandire – o da ridurre fortemente per quanto riguarda le frequenze di assunzione – per raggiungerli:

  • Maionese e salse industriali elaborate
  • Cibi da fast food (oltre che ricchi di grassi saturi, apportano una quantità non sana di sale)
  • Bevande zuccherate
  • Succhi di frutta (anche senza zuccheri aggiunti)

Per quanto riguarda, invece, i cibi per i quali c’è il via libera – sempre al netto dell’unicità di ogni storia sanitaria – troviamo il pesce, da consumare almeno tre volte a settimana. Vanno bene tutti i tipi, ma è il caso, per quanto possibile, di privilegiare quello azzurro, ricco di omega 3. Spazio quindi ad aringhe, sgombri, alici.

Da includere assolutamente nella routine alimentare anti-trigliceridi sono anche la frutta e la verdura, meglio se cotta. Cerca di variare il più possibile. In questo modo, avrai la certezza di non far mancare nulla al tuo corpo per quanto riguarda l’apporto di minerali, sostanze antiossidanti e vitamine. Ottime sono anche le fonti di cereali integrali – tra cui la pasta – e i formaggi stagionati come il Grana Padano.

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