Glicemia e colesterolo: gli errori alimentari da non fare prima delle analisi

Sottoporsi periodicamente ai controlli dei valori del sangue è fondamentale per monitorare la propria salute e intercettare eventuali problematiche. Tra i valori più spesso presi in considerazione – e richiesti dai medici – rientrano la glicemia e il colesterolo. Cosa fare prima delle analisi? Quali sono gli errori alimentari che devi evitare?

In questa guida, abbiamo riassunto alcuni tra i più gravi. Ricorda sempre che, per avere le idee chiare in merito alle linee guida da seguire prima degli esami ematici, è il caso di consultare il medico curante. In attesa di sentire il suo parere, puoi sempre dare un’occhiata alle informazioni che abbiamo raccolto per te!

Cosa non mangiare il giorno prima delle analisi della glicemia?

Quando si parla di preparazione all’esame ematico finalizzato alla rilevazione dei livelli di glucosio, è bene ricordare l’importanza di presentarsi, presso la struttura scelta, a digiuno da almeno otto ore. L’unica eccezione consentita a questa regola è l’assunzione di acqua, fondamentale per la sopravvivenza e per evitare fastidiose problematiche di salute acute, tra cui il mal di testa.

Per quanto riguarda gli alimenti da evitare il giorno prima, è bene ricordare che il corpo risponde alla regola e non all’eccezione. Se si segue una dieta equilibrata, varia e dove non mancano alimenti come la frutta, la verdura, i cereali integrali e le fonti di grassi buoni, non c’è alcun problema se, trovandosi per esempio a cena con gli amici, si ha voglia di gustarsi un dolce o di mangiare una pizza. Per dovere di precisione, è bene ricordare che esistono altri errori legati allo stile di vita – e non al cibo in sé – che possono compromettere i risultati degli esami della glicemia. Forse non tutti sanno che, fumando 1 o 2 ore prima del prelievo, si provoca un innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue.

Cosa non fare prima di controllare i livelli di colesterolo?

Anche gli esami del colesterolo, i cui livelli non sono per forza legati alla forma fisica, sono cruciali per la salute. Per rendersene conto basta rammentare che dosaggi sierici eccessivi di colesterolo LDL ossidato rappresentano un fattore di rischio rilevante per il cuore. Ecco cosa sapere per evitare di trovarsi davanti a valori alti una volta ritirati gli esami.

  • Se si misurano anche i trigliceridi è bene evitare, la sera prima, pasti particolarmente pesanti e/o ricchi di zuccheri
  • Questi grassi, classificati chimicamente come esteri neutri del glicerolo, a differenza del colesterolo risentono maggiormente dell’influenza della dieta
  • In media, vengono metabolizzati dall’organismo nell’arco delle 12 ore successive al pasto

In merito al colesterolo è bene ricordare il suo dipendere molto, oltre che dalla dieta, anche dalla genetica. A questo punto, è naturale chiedersi se sia opportuno, prima degli esami del sangue, digiunare per otto ore come nel caso della glicemia. La scienza sta iniziando a interrogarsi sull’effettiva utililtà di questa abitudine.

Secondo uno studio pubblicato nel 2012 sulle pagine della rivista Archives of Internal Medicine, che ha preso in considerazione i dati di 209180 persone di ambo i sessi, la durata del digiuno pre-prelievo è debolmente associabile ai livelli di lipidi riscontrati nel circolo ematico. Secondo gli esperti che hanno condotto la ricerca, solo in casi molto particolari, come per esempio quelli dei soggetti con livelli di trigliceridi che eccedono i 400 mg/dl, può rendersi necessaria una valutazione a digiuno, con conseguente misurazione del dosaggio del colesterolo LDL.

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