Quando potare l’albicocco? Ecco il periodo perfetto

Quando si ha a disposizione un giardino e l’intenzione di coltivare alberi da frutto, includere l’albicocco vuol dire scegliere di occuparsi di una specie vegetale che regala frutti meravigliosi, perfetti come spuntino o come parte di una gustosa macedonia primaverile o estiva. Alla base di tutto, però, deve esserci la buona gestione dell’albero.

La potatura è essenziale a tal proposito. Come gestirla? Quando è meglio procedere? Le domande, lo sappiamo, sono tante. Abbiamo creato proprio per questo la guida che puoi leggere nelle prossime righe e che si adatta perfettamente anche a chi è alle prime armi con il giardinaggio e la coltivazione di alberi da frutto.

L’importanza della potatura per la crescita ottimale dell’albicocco

L’albicocco, come le piante della sua stessa specie e a differenza, in generale, degli altri alberi fruttiferi, è molto sensibile alla potatura (in negativo o in positivo a seconda di come viene gestita). Alla luce di ciò, chi si approccia a questa mansione dovrebbe fare grande attenzione a tagliare solo dove è effettivamente necessario. Cruciale, infatti, è l’equilibrio tra il mantenimento di un adeguato livello di fertilità e una crescita ottimale.

Ovviamente la scelta del periodo in cui potare ha un ruolo non importante, di più. Sbagliare questo fattore vuol dire, in molti casi, rischiare che specifiche condizioni climatiche avverse causino problematiche irreversibili nelle zone dove sono stati effettuati i tagli. Detto questo, non resta che addentrarci alla scoperta dei consigli per scegliere con criterio quando potare l’albicocco.

Che mese potare l’albicocco?

La gestione della potatura è, come già detto, una parentesi di particolare delicatezza e importanza nella gestione dell’albicocco e la scelta dei tempi giusti è basilare. Eccezion fatta per la cosiddetta potatura di formazione, il cui obiettivo centrale è lavorare sulla forma della pianta, negli altri casi è bene procedere a settembre, una volta archiviata la fase di produzione. In alternativa si può scegliere febbraio, il mese ideale, visto il riposo vegetativo, per quella che, in botanico, è conosciuta come potatura secca. Ecco alcuni consigli generali che è bene tenere presenti:

  • Quando si ha a che fare con l’albicocco è più importante, in confronto ad altre specie fruttifere, evitare di potare nei mesi freddi.
  • Il rischio, in tal caso, è quello di vedere il clima peggiorare i danni provocati dai tagli.
  • Un momento perfetto per potare è quello che precede lo sbocciare delle gemme.

Entriamo nel vivo del caso della potatura verde, facendo presente che non è necessario procedere a primavera. Essenziale quando si ha a che fare con questa pianta è prevenire la cosiddetta gommosi, vero e proprio campanello d’allarme che denota un eccessivo livello di stress della pianta. Un momento in cui, invece, la potatura dell’albicocco può rivelarsi decisiva per il benessere della pianta è quello successivo alla fioritura.

Si tratta di un momento particolarmente congeniale ai fini del diradamento dei cosiddetti frutticini, ossia i frutti che si trovano ancora nella loro fase di sviluppo. Quest’ultima mansione è particolarmente consigliata in estate e permette di prevenire la problematica degli eccessi di produzione che, quando si presentano, sono tutto tranne che favorevoli alla qualità dei frutti.

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