Quando potare il fico: ecco il periodo giusto per avere una pianta sempre rigogliosa

Potare il fico è una operazione dalla quale nessuno addetto alla cura di questa forma di albero, decisamente comune in Italia, può esimersi, anche se può essere relativamente difficoltosa nella sua essenza particolare in quanto soprattutto per chi non è particolarmente esperto, è complesso prima di tutto trovare il periodo giusto in un intero anno.

Bastano in realtà pochi consigli per apportare una potatura di livello, non invasiva e soprattutto nel momento giusto, così da ottenere il meglio nel senso di risposta biologica della pianta ma anche in relazione alla capacità della stessa di riprendersi dopo un periodo specifico magari di poca salute. Quando potare il fico quindi? Lo scopriremo tra pochissimo.

Cura del fico: perchè potarlo

E’ una pianta tutt’ora molto facile da trovare anche all’interno dei parchi e non lontano da abitazioni. E’ una pianta infatti resistente a molte condizioni anche se va preservata con la giusta cura, il che contempla anche la potatura che è diversa anche a seconda l’età della pianta stessa, e permette di proteggerla da malattie, da una crescita “sbagliata” ma anche dalle intemperie.

Non esiste un solo tempo dell’anno per potare, dipende dallo stato della pianta e dagli interventi che richiede, decisamente indispensabile però per un albero di fico adulto è costituito con la fine delle gelate, quindi mediamente in tardo inverno o inizio primavera, quindi intorno a febbraio. Esistono però altri periodi dell’anno quando intervenire.

Quando e come farlo

Infatti dipende dall’età della pianta, nei primi anni di vita l’albero del fico non sviluppa frutti e per questo si concepisce una potatura verde, chiamata anche di formazione proprio perchè ha lo scopo preciso di dare una forma coerente ma anche esteticamente appagante, oltre che pratica in quanto serve a direzionare la giusta dose di raggi solari al suo interno.

  • Una volta trascorsi i primi anni dove saranno necessari solo pochi intervnenti la pianta è oramai formata
  • Non ha bisogno di enormi interventi di potatura, ma intorno a gennaio – febbraio dobbiamo provvedere con l’eliminazione dei rami vecchi e malati, le branchette troppo grandi e storte
  • Sfoltire un po’ la chioma se necessario ed in generale sviluppare un’operazione di “pulizia” dalle parti secche e malate

Mai però intervenire in maniera troppo drastica: rispetto ad altre piante da produzione, il fico è ai limiti dell’autosufficienza ed una volta adulto va semplicemente seguito con interventi non eccessivi. In primavera ed estate si procede più che altro con piccoli interventi, che vanno effettuati però non durante la produzione dei frutti.

Al limite si procede con l’eliminazione dei polloni, che crescono sul tronco o alla base dell’albero, e servono ad evitare che la pianta sprechi energie con nuove ramificazioni (questi però possono essere utilizzati per sviluppare nuove piante). Inoltre entro fine estate si prcede con la scacchiatura, una operazione di rimozione dei germogli non utili rispetto a quelli già cresciuti.

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