Trucchi per un arrosto perfetto: il metodo che usano gli chef

Per molti, preparare un arrosto perfetto è una vera sfida, diciamo che magari inizia tutto con l’intenzione di fare qualcosa di speciale per una cena o per un pranzo di famiglia, ma alla fine non esce mai come si vorrebbe, giusto? Si prova con mille varianti, diverse tecniche, ma alla fine quel gusto che ha l’arrosto al ristorante, quello che ti fa pensare che forse un cuoco stellato abbia messo mano alla carne, sembra proprio impossibile da ottenere in casa.

Eppure, la verità è che non è così difficile. Con qualche piccolo trucco, si può ottenere anche a casa un arrosto da chef, proprio come quello che mangi nei ristoranti più rinomati. Quindi, come si fa? Beh, prima di tutto, devi sapere che non basta solo seguire una ricetta passo per passo, altrimenti non avrai mai lo stesso risultato. C’è un trucco che, diciamo così, cambia tutto e che non tutti conoscono, ma che è uno dei segreti dei grandi chef, quelli veri.

Questo trucco riguarda proprio il momento dopo la cottura, quando sembra che tutto sia già fatto e il piatto sia pronto per essere servito, ma no, qui arriva la parte più importante. Dopo che hai cucinato il tuo arrosto, dovrai farlo riposare un po’ di tempo, senza fretta, senza stravolgere il ritmo. Ecco, è proprio questo che fa la differenza.

Il segreto dello chef

Perché riposare l’arrosto dopo la cottura? Semplice, la carne deve avere il tempo di assestarsi, di far sedimentare i succhi all’interno, altrimenti rischi che il piatto venga asciutto e che, anche se ben cotto, risulti comunque un po’ stopposo. Quando gli chef fanno riposare la carne, fanno in modo che tutta quella succosità, quella tenerezza che cerchi, venga liberata in maniera uniforme.

Quindi, la regola fondamentale è: non avere fretta di servirlo subito. Lascia riposare l’arrosto almeno una decina di minuti, ma dipende dal tipo di carne che stai usando, insomma non serve un’ora, basta anche un tempo più breve. Questo è il segreto che cambia tutto. Oltre a questo, ci sono anche altri piccoli accorgimenti che, se li segui, ti daranno risultati notevoli.

Per esempio, la carne. Sì, è facile dire “faccio un arrosto”, ma non tutti gli arrosti sono uguali, eh La scelta del tipo di carne è fondamentale e può fare una grande differenza nel risultato finale. L’arrosto di manzo è uno dei più comuni, ma se vuoi fare qualcosa di veramente speciale, puoi optare per il maiale o il vitello. Ogni tipo di carne ha una sua particolarità, e ognuna richiede un approccio diverso. Quando si fa l’arrosto di manzo, per esempio, la temperatura di cottura è un aspetto cruciale.

Arrosto e contorni

Ti consiglio di cuocerlo a temperatura medio-alta per ottenere una crosticina croccante, e magari poi abbassare un po’ la temperatura per non farlo seccare troppo all’interno. L’arrosto di vitello invece ha bisogno di una temperatura più alta per sviluppare quella crosta dorata all’esterno, ma attenzione a non cuocerlo troppo a lungo.

Se lo fai troppo secco, diventa quasi immangiabile. Quindi, sì, è importante conoscere la carne che stai cucinando e regolare la temperatura in base a quello. Ma c’è di più. In cucina non basta mai concentrarsi solo sulla carne, no, no, no. Almeno per me è sempre stato così: un buon arrosto ha bisogno anche di un buon contorno, perché se lo mangi solo con la carne ti manca qualcosa, no?

Le patate sono il contorno ideale, e non parlo di quelle patate messe lì per far numero, ma di quelle che cuoci nello stesso forno, magari condite con rosmarino, aglio e un po’ di sale grosso. Le patate devono essere croccanti fuori e morbide dentro, e non basta metterle a caso: ci vuole la giusta cottura, il giusto condimento. Poi, magari aggiungi delle verdure di stagione, carote, cipolle, qualcosa che faccia un bel contrasto con la carne. Insomma, l’arrosto non è mai solo carne.

Altri consigli per l’arrosto

Altro consiglio che viene dai grandi chef è quello di non dimenticare mai di usare le erbe aromatiche. Non serve esagerare, basta qualche rametto di rosmarino o salvia, che danno quel tocco di freschezza che, ti dico, fa davvero la differenza. Puoi anche sbizzarrirti con altre erbe, tipo timo o alloro, a seconda di cosa ti piace. E non dimenticare l’olio d’oliva: un po’ di olio extra vergine di oliva e il gioco è fatto, davvero. Mi raccomando, l’olio buono, che è quello che dà quel sapore unico.

Ora, parliamo di cottura. Un altro errore che spesso vedo fare è quello di non controllare mai la temperatura interna della carne. Oggi ci sono tanti termometri per carne che ti permettono di essere preciso al 100%. Non ti dico che devi essere maniacale, ma evitare di lasciare la carne troppo cruda o troppo cotta è un passo fondamentale. Ogni tipo di carne ha la sua temperatura ideale, quindi studiala un po’ prima di metterti ai fornelli. Così, avrai la certezza di non sbagliare.

E poi, pensa a come presentarlo. Sì, certo, non siamo tutti chef professionisti, ma presentare il piatto bene rende tutto più gustoso, no? Un po’ di cura nel disporre l’arrosto, magari affettandolo con eleganza, con una guarnizione di erbe fresche sopra, insomma, questi dettagli fanno la differenza. Certo, non è che bisogna fare la mise en place da ristorante stellato, ma giusto quei piccoli accorgimenti possono veramente elevare il piatto.

La compagnia perfetta

In fondo, la cucina è anche una questione di passione, di amore per quello che fai. Quindi, non prenderla troppo sul serio, ma divertiti Impara, sbaglia, riprova, aggiungi e togli ingredienti. La cosa più bella di cucinare è che puoi sempre fare qualcosa di tuo, adattarlo ai tuoi gusti. Detto questo, spero che questi consigli ti siano utili.

Come vedi, preparare un arrosto perfetto è una questione di attenzione ai dettagli, di conoscere un po’ la carne che stai cucinando, di non avere fretta e di non dimenticare mai che l’arrosto perfetto è un mix di sapori, profumi e tempi giusti. E ricordati: l’arrosto è uno di quei piatti che ti fa sentire a casa, ti fa sentire parte di qualcosa di speciale, come quando sei in famiglia o con gli amici.

Lascia un commento