Ogni possessore di almeno un’automobile, secondo le leggi in vigore in Italia, è tenuto a versare una tassa annuale. Si è parlato a lungo di una sua possibile soppressione ma, al momento, la tassa automobilistica è ancora presente e il suo versamento è obbligatorio per ogni tipo di veicolo immatricolato.
Se il proprietario dell’auto venisse fermato dalle forze dell’ordine e non risultasse in regola con il pagamento di questa tassa, potrebbe incorrere in sanzioni, anche piuttosto elevate. Infatti, in Italia, il pagamento della tassa automobilistica è condizione necessaria per poter circolare su strada.
In questo articolo, tratteremo proprio questa specifica tipologia di tassazione, a cui tutti i proprietari di uno o più autoveicoli devono attenersi. Dopo aver fornito una panoramica sulle principali caratteristiche, verranno esaminati alcuni aspetti riguardanti le principali novità e costi per l’anno 2025. Non ti resta, quindi, che continuare con la lettura.
Tassa Automobilistica: di cosa si tratta?
La Tassa Automobilistica, come detto nei primi paragrafi di questo articolo, è sostanzialmente una tassa obbligatoria per chi detiene uno o più veicoli immatricolati. La data di scadenza per il pagamento è stabilita annualmente e si tratta di un’imposta regionale il cui importo varia in base a diversi fattori, elencati di seguito.
Innanzitutto, un elemento che incide sull’importo della tassa automobilistica è la potenza dell’auto, che di solito viene misurata in kilowatt. Più il mezzo è potente, più è alto il costo. Anche la regione di residenza ha un ruolo nella variazione dell’importo dell’imposta in quanto questi sono definiti proprio a livello regionale.
Infine, anche la classe ambientale dell’auto influenza l’ammontare del pagamento. Classi ambientali basse (di cui la peggiore è l’Euro zero) avranno una tassazione maggiore rispetto a classi ambientali migliori, come l’Euro 6. In sintesi, come si può notare i costi sono variabili, anche notevolmente e difficilmente generalizzabili.
Le caratteristiche della Tassa Automobilistica
Come detto, la Tassa Automobilistica deve essere pagata ogni anno. La data precisa entro cui deve essere effettuato il pagamento varia in base alla data in cui l’auto è stata immatricolata. Giusto per fare un esempio, se l’immatricolazione è avvenuta il 17 maggio, cosa succede?
Ebbene, succede che la Tassa Automobilistica dovrà essere pagata entro il 17 maggio dell’anno successivo. Il pagamento può essere effettuato in diversi modi. I più comuni sono il pagamento online, da gestire autonomamente tramite i canali e i siti dedicati, oppure recandosi presso esercizi commerciali o attività convenzionate per il pagamento delle pratiche auto.
Per l’anno 2025, sono state previste alcune novità in tema di Tassa Automobilistica. Qualche esempio? L’esenzione dal pagamento per alcune categorie specifiche di autoveicoli. E’ il caso delle auto elettriche e delle auto ibride (ovvero che sono alimentate sia a benzina che a energia elettrica, contemporaneamente). Anche in questo caso fanno fede le normative regionali.
I nuovi costi della Tassa Automobilistica
Secondo quanto detto nei paragrafi precedenti, quindi i nuovi costi per l’anno 2025 potrebbero prevedere, a seconda della regione italiana considerata, delle esenzioni o delle riduzioni fino al 50% del costo della Tassa Automobilistica, per un periodo di tempo variabile a seconda dei casi. Anche le auto d’epoca hanno delle regole a parte.
Se iscritte negli appositi registri, le auto d’epoca con più di 30 anni di età, potrebbero essere esonerate dal pagamento della Tassa Automobilistica. In generale, poter indicare dei costi specifici che l’utente della strada potrebbe dover sostenere per poter circolare liberamente è molto difficile a causa dei fattori che entrano in gioco.
Possiamo, tuttavia, indicare dei costi indicativi per dare un’idea generale della situazione per l’anno 2025: la categoria Euro 0 presenterebbe costi pari a circa 3€ per kiloWatt fino a 100 kW e di circa 4,5€ oltre i 100 kW; categorie migliori, come le categorie Euro 4, 5 e 6 avrebbero costi inferiori.
Scopri i nuovi costi!
Nel caso di auto appartenenti a classi ambientali migliori, infatti, i costi per kiloWatt, fino a potenze di 100 kW, si ridurrebbero a circa 2,50€, mentre per oltre 100 kW, non si supererebbero circa 4€ di spesa per kiloWatt di potenza. Come si nota, quindi, la classe ambientale incide sull’imposta.
In generale, quindi, possiamo anche dire che l’importo della tassa potrebbe essere pari a circa il valore ottenuto moltiplicando la potenza dell’auto, espressa in kiloWatt, per il costo relativo alla classe ambientale di appartenenza. A questo valore, poi, dovrebbe essere aggiunto un importo aggiuntivo variabile da regione a regione.