Se possiedi le antiche lire con Maria Montessori potresti essere molto ricco: scopri il loro valore

I nostalgici delle vecchie lire, magari conservano ancora monete e banconote. Di solito, le si ripone in contenitori trasparenti, magari quale decorazione per lo studio. Le lire sono state completamente soppiantate dall’Euro, la nostra valuta attuale, all’inizio del nuovo millennio. Ma oltre a quello affettivo, che valore hanno ad oggi?

Alcune banconote riportavano l’immagine di Maria Montessori. Pedagogista tra le prime a laurearsi in Medicina nel nostro Paese, la Montessori fu creatrice del metodo che porta ancora oggi il suo nome e che pone il bambino, con la sua creatività, al centro rispetto al rigido programma scolastico. Un pensiero che le è valso l’immortalità, almeno sulle lire.

E forse, proprio per un premio di mille lire che ricevette per i suoi meriti di studentessa, il suo volto compare su questa banconota che è passata per molte mani fino alla fine del Novecento. Il valore attuale, però, è aumentato vertiginosamente, da quando la valuta è fuori corso, e oggi vale molto di più.

Mille lire con occhi diversi

Come avviene per tante altre tipologie di valuta e moneta, anche le mille lire con il volto sorridente di Maria Montessori non hanno tutte esattamente lo stesso valore: molto dipende dalle condizioni di conservazione. Se sono molto usurate, ovviamente si tenderà a valutarle meno, ma anche i numeri e le lettere cambiano molto.

Nel 1990 erano molto diffuse quelle della prima serie con lettera A: si tratta di una rarità che, unita a una conservazione ottimale, possono dar loro un valore che si aggira intorno ai 100 euro. Un’altra lettera fortunata è di certo la X, meno diffusa e per questo più preziosa.

Il valore delle vecchie mille lire, in questo caso specifico, può salire e persino triplicare rispetto a quello precedente. Ma è possibile salire oltre i 300 euro per una singola banconota? Ebbene, se in casa si hanno diversi pezzi di questo articolo, basta osservarlo con attenzione per rilevare ogni minimo particolare.

I particolari che fanno la differenza

Se una delle banconote gelosamente conservate in teca o esposte nella cornice a giorno comincia col seriale XH o HF, potrebbe avere un valore persino più alto. Lo stesso può avvenire qualora vi siano errori di stampa che ne hanno causato il ritiro quasi immediato. La rarità dei pezzi sarà determinante.

E se la rarità è direttamente proporzionale al valore, anche l’insieme di più caratteristiche insieme tra quelle descritte rende la banconota Montessori unica nel suo genere o quasi. La cosa migliore, però, è sempre evitare le valutazioni fai-da-te, perché potrebbero non coincidere esattamente con la realtà. Occorre affidarsi a un numismatico.

L’esperto di tale settore riconoscerà meglio di chiunque altro tutte le caratteristiche peculiari della banconota e saprà affidarle un valore attendibile. In questo modo, si può decidere se rivenderla o tenerla quale pezzo da museo da esporre ai più nostalgici. Quello che forse non tutti sanno, è che la Montessori compare anche altrove.

La moneta del 1980

Su alcuni canali e-commerce e persino nei mercatini viene venduta per pochi spiccioli: si tratta di una moneta da 200 Lire che è stata coniata nel 1980 e che ha impresso proprio il volto di Maria Montessori. Per commemorare la Giornata Internazionale delle Donne, la FAO decise infatti di coniare questa particolare moneta.

Ne sono state prodotte circa 50 milioni e le si riconosce dal busto della pedagogista da un lato e dall’immagine di una donna con un bambino sull’altra. Con una tiratura così alta, normalmente il valore è bassissimo o persino nullo; se la moneta è Fior di Conio, ossia mai maneggiata, vale al massimo 1 euro.

Nonostante questo valore estremamente esiguo, per chi è appassionato di numismatica e desidera completare la collezione, la buona notizia non è solo nel risparmio, ma anche nella facile reperibilità. L’importante sarà non pagare un Fior di Conio oltre i 2 euro, perché si tratterebbe in questo caso di un prezzo alto.

I 2 euro Montessori

A 150 anni dalla nascita di Maria Montessori, infine, è stata realizzata una moneta da 2 euro a lei dedicata. Ne sono state create due versioni: una proof, ovvero con fondo specchiato, e una Fior di Conio classica. Nel primo caso, la tiratura è di 5 mila pezzi, mentre nel secondo ci si è fermati a 4 mila.

Naturalmente, la versione proof è dedicata ai collezionisti proprio per l’estetica luminosa e peculiare che la rende originale. E se le monete classiche non valgono più dei 2 euro riportati sul fronte, queste con il fondo lucido si possono vendere o acquistare a 20 euro. Le monete con errore di conio si vendono invece spesso a prezzi improponibili.

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