Banconote in euro fuori corso: scopri l’elenco completo

Nuove banconote in arrivo, che porteranno l’euro ad entrare in una nuova generazione di denaro fisico, nello specifico si fa riferimento proprio ai tagli di carta moneta, pronti nel corso del tempo, probabilmente in diversi anni, a prendere il posto degli esemplari che già conosciamo e che utilizziamo con una certa frequenza.

A cadenza regolare infatti le banconote sono sempre soggette ad una forma di “ricambio strutturale” e questo naturalmente impatta anche sulla naturale comprensione di quello che è il denaro in senso effettivo. Esisteranno banconote fuori corso, che quindi saranno portate ad una perdita di valore complessiva? E quali sono nello specifico?

Proprio nel corso delle scorse settimane sono stati presentati i nuovi bozzetti che configureranno i nuovi soggetti sulle banconote pronte a diffondersi con tutta probabilità già dal 2026, salvo diverse indicazioni in quella che sarà una forma di scelta diversa rispetto alle versioni tutt’ora disponibili in tutto il territorio europeo.

Nuove banconote

La necessità di cambiare banconote ha una duplice chiave di lettura, ufficialmente infatti sono diverse le motivazioni che portano le nazioni a cambiare banconote: sviluppare metodi antiriciclaggio e replicazione non consentita (come la contraffazione) e sviluppare anche esemplari che sono maggiormente riconoscibili ed in grado di essere più facilmente portati ad una valutazione ed un controllo dagli stati centrali.

L’operazione di ricambio fisico delle banconote avviene dalla prima diffusione della carta moneta, condizione storica risalente alla fine dell’Ottocento ma che solo col secolo successivo ha visto il denaro cartaceo prendere il posto di altri elementi come le monete. L’euro ha già cambiato sensibilmente aspetto una volta, da quando ha sostituito le valute precedenti.

La prima serie infatti ha debuttato nel 2002 in tutte le nazioni che facevano già parte dell’Unione Europea (naturalmente è giunta successivamente per le realtà nazionali che hanno ottenuto la possibilità di fare ricorso all’euro negli anni successivi), banconote che circa dieci anni dopo sono state sostituite da quelle appartenenti alla seconda serie.

Le nuove serie

Le nuove serie di banconote hanno visto alcune piccole migliore estetiche ma guardandole più nel dettaglio è possibile notare diversi cambiamenti importantissimi, legati alla maggior difficoltà di replicazione non autorizzata, ed uno stile leggermente più pulito. Non sono però cambiati i temi che fanno riferimento agli stili architettonici del continente europeo.

Sulle nuove banconote invece, che avranno le medesime dimensioni di quelle circolanti oggi saranno presenti due temi, legati a personaggi molto importanti della storia europea ma che hanno avuto una grande valenza mondiale, da Marie Curie, passando per Leonardo, fino a Beethoven, sui diversi tagli di banconote che saranno i medesimi 7.

Questo porterà ad un consensuale quanto probabilmente graduale cambio di banconote, forse partendo da quelle di taglio minore, ovvero la 5 e le 10 euro che andranno a sostituire le medesime di foggia attuale alle quali facciamo ricorso abitualmente. Ufficialmente non ci è ancora dato sapere con precisione quando avverrà il cambio strutturale di banconote.

Fuori corso?

In realtà nessuna notizia da questo punto di vista: molto probabilmente le banconote non andranno “fisicamente” a sostituire quelle attuali nel valore che resteranno quindi attive senza una forma di scadenza effettiva. La preoccupazione di molti anche visto il cambio estetico e strutturale dei nuovi esemplari è stata esattamente questa che però non dovrebbe palesarsi.

Semplicemente, le nuove banconote nelle intenzioni della BCE riusciranno a prendere il posto degli esemplari oggi attivi sostituendoli in modo naturale, cosa che già avviene da tempo, molti pezzi che stiamo utilizzando non appartengono infatti ai primi anni di produzione in quanto la carta moneta tende a rovinarsi con il tempo e l’utilizzo diffuso.

Confermati come detto i 7 pezzi, corrispondenti ad altrettanti tagli di banconote, contro gli 8 della prima serie: senza troppe sorprese anche da questo punto di vista, non sarà realizzata la banconota da 500 euro dismessa perchè eccessivamente carica di potere d’acquisto, fattore che l’ha resa poco appetita per le nazioni, oramai più incentivate a fare ricorso al denaro digitale.

Il futuro dell’euro

L’euro continuerà ad essere concepito in buona parte in forma fisica, nonostante l’intenzionalità mai nascosta da parte della BCE (la Banca Centrale Europea) di diffondere anche una forma totalmente digitale dell’euro, dal valore e dall’efficacia identici alla versione fisica quindi monete e banconote. Si tratta però, quello del denaro fisico ancora di qualcosa estremamente difficile da rinunciare.

La nuova serie vedrà anche l’inaugurazione di nuovi tipi di sistemi anticontraffazione, in quanto questo fenomeno pur in sensibile calo continua ad essere un problema ed è una delle motivazioni che spingono le autorità e la stessa banca centrale a sviluppare nuovi sistemi in una sorta di duello con i falsari attraverso metodi di replicazione sempre più avanzati e difficili da replicare.

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