Quando pensiamo alle care e vecchie mille lire, la prima immagine che viene in mente è quella con il volto della fondatrice della pedagogia moderna Maria Montessori. Chi è appassionato di numismatica saprà sicuramente che, neanche tanto tempo prima dell’ingresso della moneta unica nelle nostre vite e del conseguente addio alla lira, l’Italia ha iniziato a coniare le cosiddette 1000 lire in argento 825×1000.
Non si tratta di monete qualsiasi: parliamo, infatti, di veri e propri pezzi commemorativi. Sono state a tutti gli effetti monete a corso legale ma, di fatto, non sono mai entrate in circolazione. Gli interlocutori principali sono stati i numismatici, sempre alla ricerca di pezzi interessanti quando si parla di commemorazioni storiche, non importa che riguardino eventi, scoperte importanti o anniversari di nascita e/o dipartita di grandi personaggi.
Complessivamente 11, le 1000 lire d’argento sono delle vere e proprie rarità. Quanto valgono oggi? Se ti stai ponendo questa domanda, continua a leggere queste righe. Ti prenderemo per mano avventurandoci assieme alla scoperta di un pezzo di storia – breve – della numismatica italiana. Che tu sia un semplice curioso o un collezionista, non ti rimane che continuare a leggere!
Le 1000 lire commemorative del 1994
Partiamo con un dato curioso: solo nel primo anno di questa iniziativa, ossia il 1994, sono state coniate ben tre monete commemorative in argento da 1000 lire. Si è trattato delle 1000 lire Anno Marciano in Venezia, delle 1000 lire Flora e Fauna da Salvare e delle 1000 lire dedicate al pittore Jacopo Tintoretto.
Partiamo dalle prime, con la presenza, sul dritto, dell’incisione raffigurante la Basilica di San Marco, il simbolo di Venezia. Al rovescio, invece, troviamo la cosiddetta “pala oro”, grazie alla quale è stato possibile concretizzare lo spostamento delle reliquie di San Marco nella basilica principale della Serenissima. Si possono altresì leggere due date, ossia 1094 e 1994.
Coniata con lo scopo di celebrare i nove secoli dalla scoperta delle reliquie del Santo patrono di Venezia, questa moneta da 1000 lire in argento ha un valore che, in caso di fior di conio, si aggira attorno ai 25 euro (parliamo di pezzi che non hanno praticamente circolato). La moneta Fondo Specchio – stato altrimenti chiamato in causa con l’espressione PROOF – ne vale, invece, 35. In questa seconda categoria, troviamo le monete emesse per i collezionisti.
1000 lire Flora e Fauna da Salvare e per Jacopo Tintoretto
La seconda 1000 lire in moneta d’argento emessa nel 1994 è quella nota come “Flora e Fauna da Salvare”. Nota per la presenza, al dritto, del busto di una donna, opera della medaglista laziale Luciana De Simoni, la cui capigliatura è formata da una quercia, da un airone, da un pesce spada e da uno scoiattolo, hanno un valore, per singolo pezzo, non altissimo.
Valgono, infatti, le medesime indicazioni date per la prima moneta commemorativa. Non si va oltre i 35 euro al singolo esemplare per le monete che sono rimaste negli studi dei collezionisti. Parliamo ora della terza moneta commemorativa da 1000 lire in argento coniata nel 1994. Si tratta, come già accennato, di un omaggio all’arte di Jacopo Tintoretto in occasione del quarto secolo dalla sua dipartita.
Al dritto troviamo un’incisione con il ritratto del pittore. Al verso, ne vediamo un’altra che ripropone, invece, la sua opera più famosa, ossia San Giorgio e il Drago. Opera di Maria Angel Cassol, queste 1000 lire valgono decisamente di più rispetto a quelle elencate nelle righe precedenti. Parliamo, infatti, di 80 euro a pezzo in caso di moneta in fior di conio.
Altre 1000 lire d’argento
Non abbiamo modo, in questo spazio, di soffermarci sul valore odierno e sulle peculiarità di tutte le 1000 lire d’argento. Ci soffermeremo quindi solo su alcune tra esse, per esempio sulla moneta che, nel 1995, è stata emessa per omaggiare il compositore Pietro Mascagni in occasione del cinquantesimo della sua morte. Al dritto troviamo l’incisione del suo busto.
Al verso, invece, appaiono un teatro, la sua firma, il valore della moneta e le date 1945 e 1995. I valori sono ancora più interessanti. Parliamo, infatti, di 150 euro in caso di moneta conservata in stato fior di conio. Dal 1995 passiamo al 1996, per parlare delle 1000 lire in argento dedicate alle Olimpiadi di quell’anno, che si sono svolte ad Atlanta.
Sempre frutto della creatività di Luciana De Simoni questa moneta presenta, tra i vari dettagli sul dritto, il busto di una donna con corona d’alloro e i capelli che si intrecciano tra loro arrivando a formare i cinque cerchi olimpici. Lato valori, ritorniamo a numeri non altissimi. Si parla, infatti, di 23 euro per gli esemplari in fior di conio e di una trentina per le monete PROOF.
Le 1000 lire per i 100 anni di Montale
Concludiamo con una parentesi… poetica. Parliamo infatti delle 1000 lire in argento coniate nel 1996 per celebrare i 100 anni dalla nascita del grande poeta Eugenio Montale. Al dritto troviamo l’incisione di un cigno con una penna in bocca, dettaglio ispirato al componimento Nel Parco di Caserta, a sua volta incluso nella raccolta Le Occasioni.
Al verso, invece, spicca il volto del poeta ligure. Il valore? Anche in questo caso, se si considera il singolo pezzo, non altissimo: parliamo, infatti, di massimo 45 euro in caso di conservazione in fior di conio. Non sempre, ribadiamo, si parla di cifre grosse, ma le curiosità storiche legate a queste monete sono comunque interessanti.