Antiche banconote straordinarie: scopri la classifica delle più preziose

Avere a che fare con il collezionismo di banconote antiche è una pratica che richiede intanto una conoscenza del mondo della numismatica molto approfondita, che vada ben oltre la semplice conoscenza apparente e superficiale delle banconote messe in questione. Quello che ci interessa per questo motivo è capirne proprio la storia.

Del resto, le banconote per la numismatica rappresentano la parte davvero più delicata, per via del materiale con cui vengono pensate e realizzate. Basti pensare che spesso si tratta di una carta che è sicuramente più resistente di come si presenta la comunissima carta che conosciamo, ma è comunque pur sempre carta che passa di mano in mano.

Poter quindi avere la fortuna di toccare con mano qualche banconota antica, magari risalente al XIX secolo, significa poter vantare la fortuna di aver visto con i propri occhi, perché magari toccarla davvero è poco consono per via del contatto con qualcosa che potrebbero danneggiarla, che ti parla e ti racconta della propria storia.

Le banconote, la parte più preziosa

Se già quindi con le monete raggiungiamo in taluni casi valori collezionistici e quindi numismatici di grande impatto, figuriamoci quanto può essere rilevante andare a mettere insieme il valore di una banconota antica, magari vecchia di due secoli e giunta fino a noi, consapevoli che ovviamente intatta sarebbe impensabile, ma ancora riconoscibile in quasi tutte le sue parti.

Un miracolo, potremmo anche definirlo. A volte però si tratta di mera fortuna, perché è chiaro che anticamente non c’era tutta l’attenzione che esiste oggi per oggi di questo tipo che si definiscono preziosi e ricchi di valore, ma che anticamente potevano fare la fine della spazzatura e della carta stracciata.

Non c’è quindi da stupirsi se con alcune di queste banconote così antiche si toccano cifre pazzesche, impensabili per dire. Si tratta di qualcosa che serve a cambiare animo, modi di vedere le cose, conoscere aspetti del passato che magari si erano sempre trascurati, e si può anche provare a puntare tutto e per tutto per arricchirsi, perché no.

Banconote antiche rare: in Italia e nel mondo

Ma quali sono davvero le banconote più antiche e più rare che troviamo tanto in Italia quanto nel resto del mondo? Parliamo ovviamente di esemplari che hanno un certo valore, spesso tenute conservate anche nei musei, dove il loro valore ovviamente balza molto in alto, e hanno un carico di importanza senz’altro di tutto rispetto.

Si può partire da alcuni esemplari dell’Ottocento ad esempio, secolo dal quale non ne arrivano tantissime, ma tutte tenute in condizione più o meno buone per avere un valorizzazione dal punto di vista numismatico. Un esempio la Grand Watermelon, esemplare datato 1890, che si chiama appunto watermelon (ovvero, in italiano, anguria), per via della forma particolare dello zero presente nella cifra 1.000.

Questo esemplare molto nello specifico ha un valore incredibile, che si aggira intorno ai 3 milioni assoluti di dollari statunitensi, perché è una delle banconote che più di ogni altra arriva ai giorni nostri, ci racconta qualcosa del suo tempo e del suo valore nominale, e ci fa pure il contentino di un dettaglio di tutto rispetto che le permette di avere un nome specifico e senza dubbio anche molto originale.

Cosa rende una banconota rara e preziosa?

E’ chiaro che non ci si sveglia un giorno e si cominciano a dare i valori e le valutazioni alle banconote così dal nulla. C’è dietro, in verità, uno studio concentrato e certosino, che sa di valutazione ordinata e relativa anche all’uso di fattori che sono sempre gli stessi, ma che cambiano nel contenuto in base al tipo di banconota che ci troviamo davanti.

A farla da padrone, c’è sicuramente l’età della banconota: più una banconota è vecchia, più il suo valore è altissimo. Ciò spiega anche il motivo per cui il Grand Watermelon ha oggi un valore così elevato. Mettici anche che si tratta di una banconota, che spesso si deteriora facilmente, e il valore acquisisce ulteriore importanza.

Per non parlare del fatto che di mezzo ci va pure la tiratura. Molte edizioni di banconote speciali, vengono coniate in determinati contesti, laddove appunto si voglia fare un augurio o dare un contributo a un momento storico o a un personaggio nello specifico. Questo ci permette di avere una banconota rara, perché pochi sono i pezzi messi in circolo.

Come valutare e vendere una banconota

Mettiamo caso che leggendo l’articolo ti sia ricordato di una vecchia banconota rimasta dispersa dentro qualche portafoglio o sia semplicemente un regalo di un nonno. Insomma, ti sorge il dubbio che questa possa avwere un certo valore. Il nostro consiglio è di farla valutare, rivolgendoti a un esperto di numismatica, specializzato ovviamente in banconote antiche.

Subito dopo avere avuto la tua valutazione, sei libero di agire: puoi conservarla avendo cura di tenerla lontana da fonti di umidità e di luce diretta, quindi magari dentro una teca, oppure puoi anche venderla. Anche per quest’ultimo dettaglio è necessario che a intervenire sia un esperto che saprà indicarti il modo migliore per farlo, specie se si tratta di un pezzo molto pregiato.

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