Qual è il valore attuale delle 500 lire d'argento? Scopri la risposta adesso

Le 500 lire d’argento hanno costituito una importantissima moneta, anzi in realtà una vera e propria serie di emissioni italiane, naturalmente in lire, che hanno trovato una ottima diffusione soprattutto nel pieno del 20° secolo. Le monete in argento in Italia sono state svariate, ed in particolare spiccano per diffusione anche una versione particolare.

Proprio queste sono conosciute e riconoscibili con le tre caravelle che sono quelle iconiche di Cristoforo Colombo, impiegate nella prima traversata verso le Americhe, nel 1492, sono divenute anche famose, nelle monete, a causa di una edizione molto ricercata dai collezionisti da parecchi anni che è decisamente rara, a tratti impossibile da trovare.

Le 500 lire hanno costituito comunque una valuta molto importante tra varie fasi della monetazione italiana, prima di essere effettivamente dismesse quasi totalmente già alla fine degli anni 60, sopravvivendo però in esemplari collezionistici e tra i numerosi appassionati.
Ma quanto valgono oggi le 500 lire d’argento? Proviamo a scoprirlo insieme.

Il metallo preferito

L’argento è stato a lungo utilizzato per creare delle monete impiefgabili in vari contesti, ad esempio si tratta di un metallo che fin dall’antichità, una volta convertito in lega, ovvero unito ad altri elementi meno nobili, possiede effettivamente eccellenti caratteristiche di resistenza e riconoscibilità in quanto è difficile “imitare” correttamente l’argento.

Per svariati secoli è stato il metallo preferito per sviluppare monete di ogni tipologia, e questo risulta essere evidente anche dalle qualità in ambito di resistenza e lucentezza, oltre ad essere stata una ottima forma di compromesso tra la qualità dell’oro (di cui l’argento mantiene una migliore disponibilità) e gli altri metalli.

Verso la metà del 900 tuttavia anche nella maggior parte delle nazioni l’argento è andato incontro ad una considerevole perdita di valore, fattore che ha reso anche meno “sensato” il continuare a sviluppare valute di ogni tipologia con questa lega di metallo. Per questo motivo le 500 lire in argento nella loro ultima versione hanno perso l’argento.

La 500 lire Caravelle

La 500 lire con le Caravelle è stata una valuta molto importante, alla quale sono seguite altre versioni di tipo commemorativo e con altre raffiugrazioni. Coniata in ottime quantità dal 1958 fino alla metà degli anni 60 (successivamente fino al 2001 ma solo per i collezionisti) raffigura proprio le tre imbarcazioni di Colombo.

La Nina, la Pinta e la Santa Maria sul fronte, dove è presente anche la dicitura della Repubblica Italiana ed il valore nominale. Realizzata in argento 825 (ossia una lega pura all’82,5 %), questa moneta presenta un altro lato diverso, dove è riconoscibile un profilo femminile a mezzobusto (Gianpaoli, uno degli incisori prese spunto dall’aspetto della moglie Letizia).

E’ stata una moneta a dir poco importante perchè questa emissione richiese diversi anni per essere ottimizzata ed ha simboleggiato la lira nel contesto del Boom Economico. Anche se la produzione è iniziata nel 1958, nell’anno precedente alcuni esemplari sono stati concepiti, e sono attualmente i più ricercati ed apprezzati.

Le Caravelle Sbagliate

Si tratta infatti di una quantità di monete conosciuta con quello che è stato definito a lungo un errore di conio che da l’idea alle imbarcazioni di procedere controvento, ovvero le bandiere presenti al di sopra delle vele che sono spostate normalmente a destra. Negli esemplari del 1957, ovvero quelli di prova, questo è invece diverso.

Le bandiere sono infatti rivolte a sinistra invece che a destra, dettaglio che durante la produzione iniziale delle 500 lire in questione è stata notata da un ammiraglio, che ha evidenziato il tutto presso la zecca. Curiosamente le Caravelle “reali” in realtà potevano viaggiare controvento (di bolina, come si usa dire nel gergo).

Questi esemplari tuttavia, fatti di poche migliaia di esemplari, datati 1957 e riconoscibili anche dalla scritta Prova sul bordo esterno, a sinistra, sono molto ricercati e possono valere migliaia di euro, da circa 2000 euro per uno in buono stato fino a 6000 euro per uno in eccellente stato. Alcuni pezzi sono stati venduti per oltre 12 mila euro all’asta.

Le altre 500 lire Caravelle

Diverso il discorso per le altre 500 lire Caravelle, che sono oggi in realtà abbastanza comuni, proprio perchè il valore collezionistico e la buona diffusione rende facile trovarle. Mediamente il valore per un esemplare ben conservato si aggira intorno ai 20 euro, un po’ di più per gli esemplari dei primi anni 60.

Queste possono valere infatti circa 35 – 40 euro esclusivamente però se gli esemplari sono in perfetto stato di conservazione. Attenzione anche a diversi esemplari falsi che naturalmente sono riscontrabili nella rarissima versione Controvento, sicuramente oggi, come in passato le più ricercate e replicate in senso assoluto, anche al di fuori dall’Italia.

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